Il 2003 è il mio secondo anno preferito dei Bionicle, possiedo quasi tutti i set usciti quell'anno e sono tutti fantastici. Oltre a questo è anche un anno molto importante per Bionicle perchè non solo segna la fine delle storie ambientate sull'isola di Mata Nui, ma è anche l'anno in cui esce il primo film basato sulla serie: Bionicle - La Maschera della Luce.
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I Bohrok Kal |
Partiamo con le informazioni importanti: il 2003 è un anno diviso a metà da due storie, la prima serve come finale della saga dei Bohrok, dove vengono introdotti 6 nuovi set medi che comprendono i Bohrok Kal, una squadra speciale di 6 Bohrok molto intelligenti e più potenti di qualunque altro Bohrok. Insieme a loro sono messi in commercio i nuovi gadget collezionabili, i Krana Kal di colore metallizzato. 5000 set di Bohrok Kal a random nel mondo furono impacchettati con un Krana Kal speciale di colore bianco metallizzato, mentre 72 set a random nel mondo furono impacchettati con Krana Kal di colore argento brillante. Entrambi i tipi speciali di Krana Kal erano contenuti dentro sacchettini di stoffa contenenti anche un certificato di autenticità. I Krana Kal erano disponibili anche nelle solite scatole contenenti 3 Krana Kal e 2 Kanohi Nuva. In queste scatole si potevano trovare anche Kanohi Nuva argentate, ma la possibilità di trovarne una era molto bassa.
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I Rahkshi |
La seconda storia racconta del ritrovamento della maschera Kanohi della Luce che presagisce l'arrivo di un settimo Toa, il Toa della Luce, che sconfiggerà completamente Makuta risvegliando il grande spirito Mata Nui. Durante l'estate vengono rilasciati i set protagonisti di questa storia: 6 set piccoli contenenti nuovi Matoran con nuovi pezzi che rappresentavano i team di Kolhi dei villaggi (il Kohli è uno sport simile al
Polo ma senza cavalli), 6 set medi contenenti i cattivi dell'anno, i Rahkshi ("figli" di Makuta) e 4 set grandi (Takua col suo granchio Pewku, il Matoran Jaller su un uccello Gukko, il settimo Toa Takanuva col suo veicolo "Ussanui" e Makuta versione titano oscuro).
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Kraata inserito dentro un Rahkshi |
I Rahkshi contenevano il nuovo gadget collezionabile della seconda metà dell'anno: i Kraata, piccoli vermi malvagi creati da Makuta che una volta messi dentro ad un Rahkshi potevano controllarne i movimenti (i Rahkshi in pratica erano armature comandabili dai Kraata). I Kraata erano anche venduti separatamente dentro barattoli contenenti 3 Kraata e 2 adesivi promozionali. Dei Kraata esisteva anche una versione speciale viola denominata "Kraata delle ombre", molto rari. I Rahkshi erano i set medi più articolati della linea a quei tempi, pavimentando la strada per set medi più complessi in futuro.
La Storia (Parte 1) - Toa senza poteri
Nonostante la pace fosse tornata sull'isola, le cose non adavano davvero bene. I Matoran facevano fatica ad abituarsi al nuovo aspetto dei loro protettori, cosa che anche i Toa avevano preso nel verso sbagliato: i loro nuovi poteri e nuove armi aumentarono a dismisura la loro autostima, facendoli litigare fra di loro, finchè il gruppo si sciolse perchè tutti (tranne Gali, Toa Nuva dell'acqua) pensavano di non aver più bisogno l'uno dell'altro, potenti com'erano. Oltre a questo era successo un'altro fatto strano: durante la battaglia contro le Bahrag in ogni villaggio si era creato un simbolo di pietra rappresentante l'elemento di ogni singolo Toa. I Toa Nuva archiviarono la questione considerandoli semplicemente degli oggetti decorativi, ma i Matoran, molto decisi a onorare lo stesso i propri eroi, costruirono altari in cui questi simboli sarebbero stati inseriti, per poi essere protetti a qualunque costo. Sfortunatamente però durante la notte dei ladri sconosciuti riuscirono ad entrare di nascosto in tutti i villaggi, riuscendo a mettere fuori gioco le guardie per poi rubare i simboli.
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I Simboli vengono rubati |
Immediatamente i Toa si accorsero di aver perso il potere dei propri elementi, e vennero subito informati dei furti. Andando per logica capirono che doveva esserci un collegamento fra la loro perdita di poteri e i furti, quindi seguirono le tracce lasciate dai ladri riunendosi su una delle spiaggie dell'isola, incontrando i loro nuovi nemici: i Bohrok-Kal. Piccolo gruppo di Bohrok speciali, erano decorati con parti metallizzati, più potenti e intelligenti dei normali Bohrok, riuscivano perfino a parlare! I Bohrok-Kal proclamarono infatti di essere alla ricerca delle Bahrag, le loro padrone, e che il loro scopo era liberarle per poter riattivare gli sciami di Bohrok. Notando che i Bohrok-Kal possedevano il loro simbolo elementale, i Toa li attaccarono usando i poteri delle proprie maschere, ma il tentativo andò male: i Bohrok-Kal utilizzarono i propri poteri (onde magnetiche, controllo della gravità, ecc.) per sconfiggere immediatamente i Toa, ormai senza poteri.
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I Toa Nuva combattono i Bohrok-Kal |
I Bohrok-Kal non uccisero però i Toa, perchè pensavano che non fossero un problema visto quanto facilmente li avevano battuti, per poi rimettersi alla ricerca delle loro regine, non sapendo dove fossero intrappolate. Nei giorni successivi i Toa Nuva cercarono in tutti i modi di bloccare o rallentare i Bohrok-Kal, senza successo. La situazione era così disperata che i Bohrok rimasti nei villaggi erano tornati nel nido, pronti a ricevere nuovi Krana quando le loro regine sarebbero state liberate. Capendo che ormai mancava poco tempo, i Toa Nuva riuscirono a seguire i Bohrok-Kal in una stanza sotterranea che si trovava sotto quella in cui i Toa avevano combattuto le Bahrag, trovando le due regine ancora imprigionate con gli Exo-Toa (che ora operavano senza pilota) a guardia di uno strano cubo davanti alle due creature intrappolate. I Bohrok-Kal si liberarono velocemente degli Exo-Toa, per poi avvicinarsi al cubo. Ogni lato rappresentava i simboli rubati ai Toa, che capirono il motivo del furto: i loro poteri degli elementi erano ciò che aveva imprigionato le Bahrag, e una volta inseriti nel cubo i loro poteri avrebbero liberato di nuovo le regine.
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I Bohrok-Kal si avvicinano al cubo, pronti a liberare le Bahrag |
Disperato, Tahu decise di attuare un piano molto pericoloso invocando un potere di cui nessuno degli altri Toa era a conoscenza: evocò la grande maschere Kanohi Vahi, la leggendaria maschera del tempo. La Vahi era una delle 3 maschere più potenti dell'Universo e poteva controllare il tempo, ma il suo potere era così grande da rischiare di uccidere chiunque la usasse, o peggio, distruggere l'intero universo. Tahu disse che Turaga Vakama gli aveva dato la maschera poco dopo i furti dei simboli come precauzione di sicurezza.
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Tahu usa la Kanohi Vahi, la grande Maschera del Tempo |
Tahu utilizzò la maschera per congelare nel tempo i Bohrok-Kal, pochi secondi prima che potessero inserire i simboli nel cubo. Prima di poter afferrare i loro simboli però i Toa notarono che i Krana dei Bohrok-Kal avevano cambiato colore, diventando argentate e creando un campo di forza intorno a loro. A quanto pare i Bohrok-Kal, se erano sul punto di completare la loro missione, venivano protetti da un campo di forza automatico. A quel punto i Toa provarono un'ultimo disperato tentativo: concentrare tutta la loro volontà verso i propri simboli, che si illuminarono di colpo. Tutto il potere contenuto nei simboli si riversò dentro i Bohrok-Kal facendogli perdere il controllo dei propri poteri, distruggendoli immediatamente. Il gruppo recuperò i propri simboli riportandoli nei loro villaggi e riottenendo di nuovo i loro poteri. La battaglia era vinta, ma per i Toa la situazione non sembrava davvero tale: si erano riuniti ma non avevano combattuto come un team e avevano rischiato tutto a causa della loro eccessiva fiducia in sè stessi. Al centro dell'Isola, nelle profondità del tempio Mangaia, Makuta si risvegliò nell'oscurità, sorridendo...
La Storia (Parte 2) - L'araldo del settimo Toa e l'arrivo dei figli di Makuta
Per un pò la pace regnò di nuovo sull'isola di Mata Nui. I Turaga approfittarono della calma per celebrare "Il Giorno dei Nomi", una festa speciale in cui onoravano tutti i Matoran dell'isola per il loro coraggio durante l'invasione dei Rahi e dei Bohrok. Durante la cerimonia, Takua cambiò il nome del suo granchio da Puku a "Pewku", Jala (capo della guardia di Ta-Koro, villaggio del fuoco e amico di Takua) cambiò il proprio nome in Jaller, e i corpi di tutti i Matoran furono migliorati con pezzi nuovi (questo evento serve per dare una spiegazione nella storia per i corpi dei nuovi set dei Matoran di quell'anno e per dare una spiegazione al cambio dei nomi dovuto a cause legali, ne parlo alla fine della pagina).
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Takua e Jaller ricevono gli applausi del pubblico dopo esser stati ricostruiti |
Poco tempo dopo, Takua distrugge per sbaglio un totem di pietra nelle vicinanze di Ta-Koro, scoprendo che all'interno si cela una maschera Kanohi sconosciuta.
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Takua trova la maschera |
Dopo il torneo di Kolhi, a cui sono presenti anche i Toa e i Turaga, la maschera viene scoperta dal pubblico. I Turaga si mettono subito a decifrare le iscrizioni sul retro della maschera, scoprendo che quella era la Kanohi Avohkii, la grande maschera della Luce, e che il suo ritrovamento significava l'arrivo del settimo Toa, il Toa della Luce, che avrebbe definitivamente sconfitto Makuta risvegliando il grande spirito Mata Nui. I Turaga continuano, spiegando che la persona che aveva trovato la maschera era destinata a diventare l'araldo del settimo Toa, e che il suo dovere era usare la maschera per mettersi alla ricerca del luogo dove sarebbe comparso il Toa della Luce, da qualche parte sull'isola. Takua riesce a convincere tutti che il prescelto era Jaller, facendo in modo che i Turaga diano a lui la missione per la ricerca del Toa. In compenso Jaller riesce a fregare Takua dicendo a tutti che si era offerto di accompagnarlo per documentare la ricerca. I due amici quindi iniziano il loro viaggio: guidati dalla maschera alla ricerca del nuovo eroe.
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Takua e Jaller, sopra il granchio Pewku, partono per la loro missione |
Nel frattempo, nelle profondità del Mangaia, Makuta percepisce il ritrovamento della maschera, capendo che ormai era arrivato il momento di giocare le proprie carte più potenti.
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Makuta estrae i Kraata dal proprio corpo |
Estrae dal proprio corpo 3 Kraata, vermi creati dall'essenza stessa di Makuta, mettendoli dentro delle armature robotiche speciali creando i Rahkshi, figli di Makuta, che sfrutteranno i loro poteri per fermare la ricerca del settimo Toa.
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I Rahkshi escono dal Mangaia |
I Rahkshi si dirigono immediatamente verso Ta-Koro, luogo dove era stata trovata la maschera, distruggendo tutto quel che trovano nel villaggio.
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Gali combatte contro i Rahkshi |
I Toa Tahu e Gali cercano di fermarli ma invano: Tahu viene ferito in volto dalla lancia velenosa del Rahkshi Verde Lerahk, e il villaggio viene danneggiato così tanto da sprofondare nella lava, distruggendolo completamente. Sconfitti, i due Toa insieme a Turaga Vakama ipotizzano che i Rahkshi non li avevano uccisi perchè stavano cercando la Maschera della Luce, capendo che Takua e Jaller sono in pericolo. Grazie alla situazione, Gali riesce a convincere Tahu che sarebbe meglio riunirsi con gli altri membri del team per sconfiggere il male che avanza.
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I Rahkshi volano via da Ta-Koro, ormai distrutta |
Nel frattempo Takua e Jaller si ritrovano a Le-Koro, villaggio immerso nella giungla, dove trovano il Toa Nuva dell'Aria Lewa, che inizialmente si offre di scortarli nel loro viaggio accompagnandoli fino alle montagne innevate vicine. Arrivati sul monte però i 3 ricevono la notizia della distruzione del villaggio di Ta-Koro, cosa che costringe Lewa Nuva a dividersi dai due per incontrare gli altri Toa e aiutare i Matoran sopravvissuti all'attacco. Takua e Jaller continuano per la loro strada, diretti verso Ko-Koro, villaggio del ghiaccio sulla montagna innevata, incontrando per la strada il Toa Nuva del ghiaccio, Kopaka Nuva. Diretti tutti e 3 verso Ko-Koro, Kopaka si accorge che il suo villaggio è stato recentemente invaso, e proprio in quel momento i 3 Rahkshi li attaccano.
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Il gruppo viene attaccato dai Rahkshi |
Il gruppo riesce a resistere all'attacco delle creature, cercando di scappare. Takua cerca perfino di fare da esca in modo da salvare il proprio amico, ma per fortuna Kopaka riesce a far cadere i Rahkshi dentro un lago, congelandone poi l'acqua e intrappolando le creature.
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I Rahkshi vengono congelati |
A quel punto il gruppo si divide: Kopaka deve tornare a controllare lo stato del proprio villaggio, mentre Jaller e Takua tornano alla loro ricerca, che li conduce nelle gallerie che portano alla città sotterranea di Onu-Koro. Dentro le gallerie Takua perde di vista il suo amico, ritrovandosi nell'oscurità, che all'improvviso inizia a parlargli: è Makuta.
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Makuta parla a Takua attraverso l'oscurità |
Le ombre sono ovunque, e dove ci sono loro è presente anche Makuta, che fa una proposta a Takua: se gli verrà consegnata la maschera della Luce, i Matoran e i loro villaggi saranno risparmiati. Takua ovviamente rifiuta, perdendosi di nuovo nell'oscurità per poi ritrovare il proprio amico. Takua a quel punto, spaventato, decide di rinunciare alla missione, lasciando Jaller da solo. Makuta, dopo il rifiuto di Takua, capisce che i suoi sforzi fino ad ora non sono stati sufficienti, creando altri 3 Rahkshi.
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I 3 nuovi Rahkshi |
Takua dopo un pò si ritrova nel villaggio di Onu-Koro, dove i Toa Nuva della pietra e della terra, Pohatu e Onua, stanno annunciando al villaggio della missione dei due: la ricerca del settimo Toa. Tutti, sorpresi di vedere lì Takua da solo, chiedono cosa sia successo a Jaller. Takua mente dicendo che si son divisi durante un attacco dei Rahkshi, ma proprio in quel momento quelli veri compaiono dal nulla, cominciando ad attaccare la città. Pohatu e Onua, poi aiutati da Toa Tahu, Lewa e Gali, cercano di difendere la città, ma con scarsi risultati: Tahu viene colpito dalla lancia del Rahkshi bianco Kurahk, che lo rende aggressivo nei confronti dei propri alleati.
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Tahu viene colpito dai poteri di Kurahk |
Takua riesce a liberarsi della propria paura, cercando di aiutare i Toa meglio che può. Toa Lewa però dopo averlo salvato dalle creature gli consiglia di scappare e di avvisare Jaller che ci sono dei nuovi Rahkshi in circolazione. Takua obbedisce, riuscendo a fuggire dal villaggio prima che crolli completamente. Intanto i Toa, grazie all'aiuto di Kopaka, riescono a bloccare temporaneamente Tahu, scappando dal villaggio.
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Kopaka congela Tahu |
Takua si riunisce con Jaller, avvertendolo della presenza di nuovi Rahkshi. Jaller, sorpreso, fa notare che la maschera non è mai stata a Onu-Koro, facendo capire ai due che i Rahkshi in realtà non stanno cercando la maschera, ma l'Araldo. Takua capisce che deve accettare la propria missione e il proprio destino, dirigendosi insieme a Jaller verso la loro nuova meta. Nel frattempo i Toa Nuva rimasti curano Tahu dal veleno di Lerahk che lo stava uccidendo.
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I Toa cercano di curare Tahu dal veleno |
Salvato il loro compagno, Kopaka torna alle rovine di Onu-Koro per disotterrare Pohatu e Onua, rimasti sotto la frana che aveva distrutto il villaggio. Salvati i due Toa, Whenua (Turaga di Onu-Koro) spiega loro che ciò che comandava i Rahkshi, i Kraata, erano le creature che Makuta aveva usato per infettare i Rahi dell'isola facendoli cadere sotto il suo controllo: i Kraata infatti avevano il potere di infettare le maschere che toccavano, per questo i Matoran prima dell'arrivo dei Toa cacciavano queste creature, rinchiudendole in barattoli speciali che venivano nascosti in modo da non creare più problemi. Nel frattempo Takua e Jaller si ritrovano al Mangaia, attivando per sbaglio un raggio di luce dalla maschera che distrugge una delle statue giganti vicine, attirando i Rahkshi, che subito li circondano.
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Takua e Jaller circondati dai Rahkshi |
Takua e Jaller sono pronti a difendersi, ma per fortuna compaiono Gali, Tahu e Lewa, pronti a combattere le creature. A loro si uniscono Kopaka, Onua e Pohatu. I Toa sono riuniti, decisi a lavorare di nuovo come un team e pronti al combattimento.
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I Toa Nuva pronti al combattimento |
Coordinandosi fra loro, i Toa riescono a vincere contro i Rahkshi, distruggendoli grazie ai loro poteri degli elementi. Purtroppo però Turahk, il Rahkshi rosso della Paura, era riuscito ad evitare la sorte dei propri compagni inseguendo Jaller e Takua e colpendo quest'ultimo con la propria lancia, bloccandolo dalla paura. Jaller, in un tentativo disperato di salvare l'amico, assorbe in maniera eccessiva il potere della Paura di Turahk.
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Jaller si sacrifica per salvare Takua |
Ormai è troppo tardi, il colpo è stato fatale per Jaller che, prima di morire, fa capire al suo amico il proprio destino. Takua, mosso dalle ultime parole di Jaller, decide di indossare la maschera della luce, accettando il suo destino: essere il Toa della Luce, Takanuva.
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Takua indossa la maschera della Luce trasformandosi in Takanuva, Toa della Luce |
Dopo essersi liberati dell'ultimo Rahkshi, i Toa sfruttano i loro resti per creare il veicolo di Takanuva, la moto volante "Ussanui". Il veicolo, una volta inserito un Kraata all'interno, porterà il Toa della Luce al covo di Makuta.
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I Toa Nuva costruiscono l'Ussanui |
I Toa Nuva cercano di convincere Takanuva che dovrebbero entrare nel Mangaia tutti insieme, ma il Toa della Luce fa capire loro che il suo unico destino è sconfiggere Makuta, mentre il loro è rimanere a fianco dei Matoran per poter risvegliare il grande spirito. Takanuva parte col proprio veicolo nelle profondità del tempio, distruggendo l'entrata del covo di Makuta con l'Ussanui, al cui interno si era nascosta Hahli, Matoran femmina di Ga-Koro, villaggio dell'acqua e amica di Jaller, che voleva accompagnar Takanuva per poter essere la sua cronista. I due entrano nel covo di Makuta, in cui l'essere oscuro finalmente si rivela ai due, sfidando Takanuva ad una partita di Kohli speciale con palle esplosive. Prima dell'inizio dello scontro, Takanuva ordina ad Hahli di riunire tutti i Toa e i Turaga, perchè era arrivato il momento di risvegliare il Grande Spirito. Hahli obbedisce, e lo scontro inizia.
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Takanuva contro Makuta |
Hahli riesce a riunire tutti i Toa e Turaga, convincendoli a scendere nel Mangaia. Arrivati all'interno, assistono allo scontro tra Takanuva e Makuta, dove quest'ultimo sfrutta una delle palle esplosive per distruggere l'entrata del covo, intrappolando tutti all'interno. Takanuva, preso dalla rabbia, riesce a dare un potentissimo colpo diretto a Makuta, che però non sembra essere abbastanza per sconfiggerlo. A quel punto Takanuva decide di togliere a Makuta la fonte dei propri poteri, la Kraahkan, la Maschera Kanohi delle Ombre, ma i due cadono dentro la pozza di Protodermis Energizzato al centro della stanza, per poi uscirne fusi insieme, creando l'essere chiamato Takutanuva, Toa della Luce e dell'Oscurità.
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Takutanuva |
Takutanuva aiuta i presenti ad entrare nella stanza in cui si cela il segreto per risvegliare il grande spirito, tenendo sollevata la pesantissima porta di pietra. Hahli, passandogli di fianco per seguire gli altri, fa notare a Takutanuva la maschera di Jaller, che l'essere afferra utilizzando i propri poteri per resuscitarlo.
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Takutanuva usa i propri poteri per resuscitare Jaller |
Jaller è di nuovo in vita, ma ormai Takutanuva è senza forze, e la porta di pietra gli cade addosso, uccidendolo e facendo volare la maschera della Luce in direzione dei presenti. Turaga Vakama afferra la maschera, posandola al centro della stanza successiva, risvegliando il grande spirito e resuscitando Takanuva.
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Risvegliando il Grande Spirito, i Turaga resuscitano Takanuva |
Makuta è finalmente sconfitto, il Grande Spirito è stato risvegliato e la pace regna sull'isola di Mata Nui! Ci sono grandi festeggiamenti in questa nuova atmosfera di pace tanto agognata dagli abitanti dell'isola. Questa però non è la fine: Takanuva, grazie ai suoi poteri, fa riscoprire al popolo dei Matoran l'isola di Metru Nui, la città del grande spirito, dove i Turaga decidono di spostare tutta la popolazione. Durante il periodo in cui i Matoran costruiscono i veicoli per poter raggiungere l'isola, i Turaga svelano un'ultimo importantissimo segreto: Metru Nui è in realtà l'isola da dove provengono tutti i Matoran, e i Toa di Mata Nui non sono il primo gruppo di Toa esistente!
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Metru Nui ritrovata grazie ai poteri di Takanuva |
Altri Toa? Una nuova isola? Le origini del popolo dei Matoran? Tutte domande che troveranno risposta nell'anno successivo, dove verranno raccontate le leggende di Metru Nui.
La Storia - Media di Marketing
Come i due anni precedenti, la DC comics continua la pubblicazione dei fumetti, che però durante l'anno assumono un'importanza più marginale, almeno per quanto riguarda la storia della maschera della luce. I fumetti raccontano la storia dei Bohrok-Kal dall'inizio alla fine, ma raccontano solo in parte quella della ricerca del settimo Toa e dei Rahkshi, fungendo semplicemente da introduzione per il film. I fumetti di Bionicle in Italia (contenuti dentro la rivista settimanale per bambini "Il Giornalino") smettono di essere pubblicati proprio alla fine della saga della Maschera della Luce, questo perchè dall'anno successivo i fumetti avranno gran parte delle storie collegate ai romanzi, che nessuno stava pubblicando in Italia.
Oltre a questo, il team dietro Mata Nui: Online Game lavorò ad altre animazioni per la storia dei Bohrok-Kal (che raccontano parte della storia dal punto di vista di Takua e Jaller), per poi far uscire per la storia della maschera della luce il gioco online "Mata Nui: Online Game II: The Final Chronicle" sequel del primo gioco che, insieme al fumetto, fa da introduzione agli eventi del film. Quest'anno c'è anche una novità: escono i primi romanzi sulla serie che verranno scritti da Cathy Hapka e Greg Farshtey, con i primi 3 numeri che raccontano la storia dei primi 3 anni della serie. Un'altro media usato per il marketing erano i cd contenuti dentro i barattoli dei Rahkshi: ogni cd conteneva video e informazioni sul Rahkshi comprato e su Takanuva.
Altra novità dell'anno era il primo videogame su console fissa della serie, chiamato "Bionicle: The Game" il cui scopo iniziale era riassumere gli eventi della storia dal 2001 al 2003, ma purtroppo a causa della scarsa qualità del gioco e il poco tempo a disposizione dei developer non riuscì nell'intento. E ovviamente la parte più importante dei media dell'anno è il primo film prodotto dalla LEGO, Bionicle - La Maschera della Luce.
La Storia - Il primo film
Immaginatevi la scena: è Natale del 2003 e siete un bambino di 10 anni fissatissimo dei Bionicle e aprendo uno dei regali vi trovate fra le mani la confezione rappresentata dall'immagine qua sopra, con dentro il film dei Bionicle e il set di Turaga Vakama da costuire. Il mio cervello andò in pappa immediatamente, comandandomi di far partire subito il DVD ignorando gli ospiti presenti alla festa di Natale. Tutto questo per farvi capire come mai il primo film sia il mio preferito fra i 4 della serie: è una perla nostalgica e un'ottimo film per un fan dei Bionicle di qualunque età. C'è da dire però che il film all'uscita ricevette moltissimi commenti negativi, e riguardando il film di recente capisco il perchè. "Bionicle - la Maschera della Luce "non è un film perfetto, e tecnicamente è il peggiore fra i primi 3 film della serie. Peggiore non significa che sia BRUTTO, ma tutte le lamentele verso il film sono abbastanza giustificate: il film adopera molti deus ex machina e coincidenze utili nella propria sceneggiatura, oltre ad essere un film poco gentile con chi non conosce la serie (tecnicamente guardare questo film senza essere fan dei Bionicle è come cominciare i film di Harry Potter dagli ultimi due film, senza aver visto i precedenti). Oltre a questo l'animazione non è delle migliori: i design generali sono ottimi e sono cambiati in maniera utile per aiutare gli animatori a dare più espressività e gestualità ai personaggi senza far perdere loro ciò che li rende "Bionicle" (vedi i Rahkshi, fantastici sia i set che quelli del film), ma l'animazione è un pò scadente a volte con i movimenti che risultano molto forzati e lenti, soprattutto nelle scene di combattimento. Poi ovviamente la lamentela più ovvia è quella che il film non fosse altro che pubblicità per giocattoli, ma se vogliamo perdere tempo a far notare l'ovvio preferisco chiamare il
Capitano, non può essere presa sul serio come lamentela.
Detto questo però, il film rimane comunque il mio preferito fra i 4 e non solo per motivi nostalgici. Se si è fan della serie è comunque un buon film (tranne per quella parte del cavolo in cui tutti resuscitano a caso, ma agli sceneggiatori serviva una scusa per far tornare Takanuva e Jaller, che sarebbero stati utili in futuro), e un buon finale per la saga dell'Isola di Mata Nui, introducendo anche indizi sulla trama dell'anno successivo.
Cause Legali - I Maori
Durante il terzo anno la LEGO si ritrovò invischiata in una causa legale da parte dei Maori, che si ritenevano offesi dall'uso improprio della loro lingua, come ad esempio il nome originale dei Matoran, "Tohunga", parola usata dai Maori per descrivere un dottore di grande importanza nella loro comunità, ma usato nella serie Bionicle per descrivere un semplice cittadino poco importante. La LEGO mandò un gruppo di suoi rappresentanti per parlare con i Maori per decidere quali termini sarebbero stati usati e come, risolvendo la cosa in maniera calma e civile oltre ad instaurare molte regole che la LEGO avrebbe usato in futuro per le sue politiche con paesi stranieri (come ad esempio l'uso di ninja nella serie NINJAGO senza che la linea risultasse razzista), ed è qui che ad esempio è stato creato il nome "Matoran", in sostituzione a "Tohunga". Questo evento è stato anche la causa della creazione del "Giorno dei Nomi" nella storia, in modo da poter cambiare tutti i nomi e le parole che la LEGO non poteva più usare dopo gli accordi con i Maori.
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